Stoffa azzurro cielo, bottoni a perla bianca e un fiocco dall’aria un po’ sognatrice… è la camicia che ho cucito per una cara amica.

La più bella soddisfazione è stata quando Eloana ha esclamato “E’ proprio come la volevo, come me la sono immaginata!”

Si, perché creare un capo per altri non è come crearlo per me stessa.  La difficoltà sta nell’immaginarsi un capo finito e tridimensionale quando si ha davanti solo la stoffa. Quando creo “a ruota libera”, spesso definisco il modello in corsa e il capo finito non è come me l’ero immaginato: ha le maniche a tre quarti invece di lunghe oppure decido di rifinirlo in un modo invece di un altro. E questo non è un problema, lo faccio sempre a mio gusto…tanto sono io che lo indosserò.
Quando invece cucio per altri (siano essi amiche, sorella o marito) cerco sempre di assicurami di aver capito cosa ha in mente l’altra persona, per non arrivare alla fine e scoprire, con disappunto da entrambe le parti, che non era ciò che chi dovrà indossarlo aveva in mente. Il rischio è un “tanta fatica per nulla”.

Ma non è questo il caso…

Sono contenta! è sempre un’emozione vedere che altri indossano un capo nato dalle mie mani….o che hanno il coraggio di farlo… 😛

Su ogni borsa o capo che creo, cucio la mia etichetta, eccola! Le ho fatte stampare online su Etichettanome.it  un annetto fa….tra poco dovrò riordinarle…

Ciaooooo
Sara